Il ciliegio è una pianta assai presente nel giardino mediterraneo, apprezzata per la bontà dei suoi frutti e per la bellezza della sua chioma in fiore. Per molto tempo si è creduto che il ciliegio selvatico fosse originario di un territorio dell’Asia, compreso tra il Mar Nero e il Mar Caspio, ma secondo altre ricerche, più recenti, è indigeno dell’Europa. Bello e ornamentale, il ciliegio si rivela una scelta vincente nell’allestimento giardini e non solo come pianta da frutteto. A livello di cure colturali l’irrigazione per il ciliegio è certamente importante sia prima della raccolta, che va da maggio a luglio, sia dopo, perciò in questi periodi è bene sottoporlo a regolari innaffiature ma senza esagerazioni. Come terreno, il ciliegio preferisce un suolo non troppo argilloso e soprattutto ben drenato, perché le malattie delle piante che teme di più sono quelle fungine.
Anche dal punto di vista del clima, ciò che teme di più sono l’eccessiva umidità e le piogge abbondanti, mentre tollera abbastanza bene il freddo (anche se a volte viene danneggiato dalle gelate tardive). La piantagione avviene, di solito, in autunno (novembre) o, se il terreno lo consente, verso fine inverno scavando una buca ampia e profonda abbastanza da contenere le radici ben distese. La concimazione, su piante ben sviluppate e con produzione normale, può essere ridotta al minimo, per esempio distribuendo in autunno 3 kg di letame, fertilizzante per piante o stallatico secco. La potatura si esegue prevalentemente in primavera-estate, anche per contrastare l’eccessiva crescita dell’albero. Ciò che può danneggiare il ciliegio, a parte eventuali malattie dell’albero, sono le forti piogge. I frutti del ciliegio dolce rischiano infatti di spaccarsi in seguito a piogge violente. Un altro pericolo, più per le ciliegie che per l’albero, sono gli uccelli, che ne vanno letteralmente ghiotti.