Lo sapevate che frigorifero e congelatore consumano il 23% dell’energia totale di una casa? Se poi a questi si aggiunge l’utilizzo del forno e della lavastoviglie, la cucina diventa uno dei luoghi dove bisogna stare più attenti ai consumi.
Risparmiare con il frigo e il congelatore
Per conservare i cibi, questi due elettrodomestici devono rimanere costantemente accesi. Non interrompere la catena del freddo è importante, ma anche contenere i consumi lo è altrettanto.
Quindi, per conciliare queste due esigenze, la soluzione è quella di acquistare dei prodotti di classe energetica elevata. Risulta essere vero che costano un po’ di più rispetto agli altri, ma permettono un risparmio nel lungo periodo di gran lunga maggiore.
Oltre alla classe energetica, è importante scegliere un modello “su misura”. La grandezza del nucleo familiare indica quanto debba essere grande un elettrodomestico.
La capacità di 150 litri sarà adatta per i single, quella di 200-250 litri per le piccole famiglie, ma se il nucleo familiare è piuttosto numeroso allora sarà necessario guardare gli elettrodomestici con una capacità che supera i 300 litri. Troviamo poi anche mini frigo tipo questi, ma si tratta di modelli destinati all’utilizzo in situazioni particolari, come il campeggio.
Altro criterio di scelta è sapere bene a che cosa ci serve quell’elettrodomestico e per questo esistono le stelle
1 stella – conservazione per una settimana fino a -6°C
2 stelle – conservazione per un mese fino a -12°C
3 stelle – conservazione per un anno fino a -18°C
4 stelle – surgelazione oltre i -18°C
Importante per ridurre i consumi è anche la cura e la manutenzione periodica. Frigo e congelatori non vanno posizionati vicino a fonti di calore come i termosifoni, i camini o le finestre dove batte il sole e tra di essi e il muro andrebbe lasciato uno spazio di almeno 15 cm per evitare che si surriscaldino.
Poi vanno sbrinati con regolarità, perché se c’è del ghiaccio, per raggiungere la temperatura desiderata, l’elettrodomestico aumenta i consumi. Da non trascurare il controllo e il ricambio delle guarnizioni e la pulizia del condensatore.
Un’altra buona abitudine sarebbe quella di non riempire troppo freezer e frigo e di non introdurvi cibi troppo caldi: in entrambi i casi si richiede alla macchina uno sforzo in più e quindi più energia da consumare.
Aprire di continuo gli sportelli è un’altra azione da controllare e, infine, bisogna imparare ad ascoltarli: il brusio continuo può essere sintomo di una temperatura impostata troppo bassa ed è il caso di modificarla.
Risparmiare con il forno e la lavastoviglie
Questi sono due elettrodomestici, a differenza dai precedenti, che vengono utilizzati al bisogno, ma quando si accendono possono consumare grandi quantità di elettricità, quindi conviene ottimizzarne l’uso.
I forni si distinguono in tradizionali (statici o ventilati) e a microonde o a microonde combinati.
Quelli tradizionali consumano di più, ma i forni a microonde difficilmente si adattano a tutti i tipi di cottura, quindi la scelta dipende da quanto e cosa intendiamo cucinare.
Se si sceglie il forno tradizionale, bisogna ricordarsi di aprire lo sportello solo quando è davvero necessario per non disperdere il calore all’esterno e, magari, anche di spegnerlo un po’ prima che la cottura sia ultimata, perché la temperatura all’interno del forno viene mantenuta costante per un po’ e la si può sfruttare senza consumare ulteriore energia.
Dopo aver mangiato, non bisogna dimenticare di risparmiare anche con la lavastoviglie, un elettrodomestico sempre più presente nelle nostre cucine.
Anche per queste vale la scelta di un modello ad alta efficienza energetica. È bene sapere che due cicli a mezzo carico consumano più di un unico ciclo normale, quindi conviene accendere la lavastoviglie solo quando è piena.
Se i piatti non sono molto sporchi è preferibile utilizzare i programmi brevi oppure si possono lasciare le stoviglie in ammollo per qualche minuto prima di sistemarle nell’elettrodomestico un po’ meno sporche e permettersi, così, di rinunciare al ciclo di lavaggio lungo.
Senza contare che poi la pulizia preventiva di piatti e pentole prima di inserirle in lavastoviglie riduce l’accumulo dei residui nei filtri e nelle guarnizioni e questo fa risparmiare nella manutenzione.
Se poi si riesce a rinunciare anche all’asciugatura, si risparmia tempo, energia e quindi denaro. Ultima raccomandazione: usare sempre il sale, la pulizia sarà più efficace e non si rischia di dover ripetere il lavaggio.