Tra la miriade di piccole grane quotidiane che riguardano la cura del proprio corpo, alle donne – non proprio tutte, ma a molte sì – tocca prima o poi affrontare la questione capelli bianchi. Poche e fortunate quelle che non combattono l’odiosa guerra contro il bianco; molte e agguerrite le altre. C’è da dire che spesso anche chi sceglie di adottare il look white, non necessariamente donne di una certa età, non è esente da problemi. Per ottenere quel particolare punto di bianco, bello e chic, spesso è comunque necessaria l’invisibile mano del parrucchiere. Ora, al sopraggiungere dei primi capelli bianchi si delineano due orientamenti: quello di chi decide di ignorarli (poche donne, a dire il vero) e quello di chi invece decide di nasconderli. Ignorarli non è semplice perché solitamente sono ben in vista e hanno un aspetto diverso, più crespo, degli altri; coprirli presenta varie opzioni.
La prima più semplice e più costosa è ricorrere al parrucchiere. Vantaggi: il parrucchiere è un professionista, sa quale punto di colore creare per voi, come passarlo sui capelli, e voi non dovete fare altro che stare lì e farvi coccolare. Svantaggi: coprire i capelli bianchi dal parrucchiere costa, perché l’appuntamento dovrà rinnovarsi almeno una volta al mese, in base alla velocità di ricrescita dei capelli e dal loro colore. Il parrucchiere potrà adoperarsi in vari tipi di tinte, quelle cosiddette permanenti i cui composti reagendo tra loro creano il colore che penetra nel capello per via di un processo di ossidazione. Si tratta di tinte a base di ammoniaca: sono le più durature, ma anche le più nocive. Non è raro che siano fonte di allergie e irritazioni.
Le tinture semi permanenti sono invece quelle che durano lo spazio di alcuni lavaggi (quattro o cinque circa); non agiscono sul capello per reazione chimica, quindi non possono schiarire i capelli, ma solo coprire i bianchi scurendoli o agire tono su tono.
Le tinte temporanee sono, infine, quelle che vengono applicate con gli shampoo coloranti o spume e durano fino al primo lavaggio. Chi vuole procedere tramite fai-da-te può optare per le tinte permanenti o semi permanenti che si acquistano facilmente al supermercato, in farmacia o in profumeria, oppure tentare con soluzioni naturali, come ad esempio l’henné.
L’henné naturale, quello che non contiene prodotti chimici è il Lawsonia Inermis, ed è il rosso naturale, che copre i capelli bianchi dando loro ovviamente una tonalità di rosso molto chiaro. C’è la possibilità di ottenere un effetto più scuro facendo seguire all’applicazione della Lawsonia Inermis, un’applicazione di indigo, il cosiddetto henné nero, seguendo le indicazioni puntuali che vi verranno fornite dall’erborista di fiducia.
Due cose importanti di cui tener conto quando si decide di optare per l’henné sono le seguenti: 1) bisogna sceglierlo con cura, evitando i prodotti cosiddetti “sabbiosi”, quelli cioè che contengono sabbia oltre che henné vero e proprio, per la doppia ragione che si spalmerà male sulla capigliatura creando il fastidioso effetto “a pezzettoni” e perché è meglio pagare l’henné che la sabbi; 2) dato che probabilmente sceglierete l’henné anche per una questione di salute del capello e per evitare prodotti chimici, davvero importante che il prodotto non contenga il Sodio Picramato, un colorante sintetico che incrementa l’intensità del rosso.