Autunno, tempo di comfort food, cibo che consola e scalda l’anima, e di racconti intorno al fuoco.
Il vino speziato, a volte detto ippocrasso, rimanda al periodo più crepuscolare e “autunnale” del nostro passato: il medioevo.
Quando le spezie erano un lusso, una magia, il fascino dell’esotico.
Il vino speziato o vin brulé riscalda, inebria con i suoi profumi e la dolcezza, disseta e ristora.
Nei tempi antichi il vino, più dell’acqua, ha tolto la sete (e la fame) alla povera gente, proteggendo da malattie e infezioni grazie all’azione disinfettante degli acidi naturalmente contenuti nel vino.
L’alcool come sottoprodotto dello zucchero era fonte di calorie a buon mercato e, non ultimo, di sano oblio.
Del resto, scriveva Orazio: “agli astemi la divinità presenta tutto difficile, né con altro mezzo, se non col vino, scompaiono le preoccupazioni che ci tormentano.”
INGREDIENTI
2 prugne
1 dl. di vino rosso
1 dl di acqua
polvere di chiodi di garofano (la punta di un cucchiaino)
polvere di cannella
1 cucchiaino di miele
PREPARAZIONE
Riscaldare con una fiamma molto dolce l’acqua e il vino. Aggiungere il miele e le spezie.
Quando inizia a bollire aggiungere le prugne lavate e tagliate in quarti. Lasciar cuocere per 3-4 minuti.
Quando le prugne sono cotte, levarle e lasciar concentrare la salsa. Servire ben caldo.